Nel Qwan Ki Do sono programmate varie competizioni ufficiali che sono divise in vari livelli geografici: regionali, nazionali, internazionali e mondiali.

Nell’affrontare il tema delle gare ogni insegnante deve essere cosciente che la competizione deve servire a formare, educare e completare un praticante, restando sempre fedele ai principi dell’Arte Marziale.

La gara nel Qwan Ki Do occupa uno spazio ben delimitato; essa alleggerisce la linea puramente Tradizionale, mostrando il lato sportivo della nostra Arte, senza tuttavia mai snaturarla con lo spirito di campione. La gara dunque rimane il simbolo dell’amicizia, dell’educazione e dell’unione fra i praticanti e non il simbolo della controversia, della discordia, dell’orgoglio personale, dell’ignoranza e dello svilimento dell’avversario.

La gara diventa piuttosto un’occasione di confronto con sé stessi, per riuscire a superare paure, ansie ed insicurezze.

É anche un confronto con altri praticanti, per conoscersi, per migliorarsi, per rispettarsi e per condividere dei momenti d’amicizia, oltre che per essere sereni e felici dopo aver superato la prova in attesa che il compagno, ancora in tensione, superi anche lui la sua.

Le competizioni servono anche agli insegnanti come momento di verifica del proprio metodo, per capire dove i propri allievi sbagliano e per conoscere meglio il carattere dei propri praticanti.